TARTARUGHE NINJA - CAOS MUTANTE. (Teenage Mutant Ninja Turtles: Mutant Mayhem - 2023)
(lungometraggio d'animazione)
Regia di: Jeff Rowe, Kyler Spears
Sceneggiatura di: Seth Rogen, Evan Goldberg, Jeff Rowe, Dan Hernandez, Benji Samit
Storia di: Brendan O'Brien, Seth Rogen, Evan Goldberg, Jeff Rowe
Prodotto da: Evan Goldberg, Anne Pages, Seth Rogen, James Weaver
Produzione: Nickelodeon Animation Studios, Point Grey Pictures, Image Comics, Mikros Animation, Nickelodeon Movies, Paramount Pictures
Animazioni: Mikros Animation, Nitrogen Studios Canada, Cinesite
Edizione Italiana: Eagle Pictures
USCITA ITALIANA: 30 AGOSTO 2023
I personaggi nati negli anni '80 dai fumetti di Kevin Eastman e Peter Laird ritornano in animazioni con un nuovo reboot che si concentra sulla fase adolescenziale dei protagonisti portando nel contempo una storia e dei personaggi nuovi.
Uno scienziato e le sue ricerche sulle mutazioni e sugli incroci di geni tra animali e umani, è braccato da un'organizzazione segreta che vuole impossessarsi dei suoi lavori. Nello scontro, una parte della sostanza mutagena finisce nelle fogne di New York, sopra delle piccole tartarughe e un topo che, mutato anche lui, decide di prendersene cura. Quindici anni dopo tutti gli esseri mutati creano due fazioni ognuna con l'idea di farsi accettare dagli umani. Certo, ogni fazione lo fa a suo modo e, inevitabilmente, finiranno per incontrarsi e scontrarsi. Per le giovani tartarughe è l'ora di portare tutto quello che hanno imparato e la loro voglia di vivere fuori dalle fogne, anche con l'aiuto di un umana e il loro padre adottivo, cercando di dare il meglio come squadra.
La nuova storia nata per volontà degli studios Paramount e, soprattutto, Nickelodeon, ha come target principale i giovani spettatori dei suoi canali. Con questa premessa e il coinvolgimento di Evan Goldberg e Seth Rogen, duo che torna nell'industria del cinema d'animazione dopo "Sausage Party" (2016), l'idea posta al centro di questo nuovo reboot è l'inclusione, l'accettazione oltre l'apparenza, temi quanto mai attuali in questi giorni. Accantonate le dispute interne al gruppo delle tartarughe, argomenti su cui si basavano altre precedenti produzioni, e lontani da stereotipi legati alla forma fisica, questa nuova produzione presenta alcune importanti modifiche che coinvolgono i personaggi principali e non solo.
Dopo un'obbligata presentazione della nuova storia e dei giovani personaggi, il film si concentra sulla fase adolescenziale della vita delle tartarughe, ma presentando un meno inflessibile e più sbadato quanto divertente Splinter, così come una April O'Neil lontano dall'immagine di prima della classe estremamente sicura di se. Non ritroviamo (ancora) il Clan del Piede ma dei differenti cattivi, alla fine non così tanto cattivi, altri mutanti che tentano a loro modo di vendicarsi della loro condizione. Ritroviamo anche Rocksteady e Bebop, meno sadici e più spassosi. La sceneggiatura cerca di scrollarsi di dosso il termine reboot, cercando di portare novità sul lato dei contenuti e quello dell'immagine, con una massiccia dose di buoni sentimenti misti a comicità. Le stesse mirabolanti scene d'azioni cui il franchise ci ha da sempre abituati sono poste leggermente in secondo piano.
Ma è la realizzazione di questo film, la scelta stilistica, a rappresentare uno dei punti forti della produzione. Il regista Rowe, reduce dall'aver diretto "I Mitchell Contro le Macchine" per Sony Pictures Animation, porta la stessa idea di CGI pesantemente filtrata, un alto contrasto e massicce intrusioni di animazioni bidimensionali tanto in voga in questi ultimi anni, insieme ad un design dei personaggi decisamente più rotondo e accattivante. Una scelta che corre tremendamente in contro a quegli adolescenti cui è principalmente diretta la produzione, social e smartphone inclusi. Il risultato è un buon mix che non brilla ma neanche fa brutte figure. Le battute non sono numerose ma sono ben scritte, così come i personaggi, che forse si scrollano di dosso quelle maschere estremamente rigide che le precedenti produzioni mettevano in evidenza. Un buon risultato che potrebbe convincere gli studios a mettere in lavorazione un seguito.
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(Teenage Mutant Ninja Turtles: Mutant Mayhem - 2023)
(lungometraggio d'animazione)
Regia di:
Jeff Rowe, Kyler Spears
Sceneggiatura di:
Seth Rogen, Evan Goldberg, Jeff Rowe, Dan Hernandez, Benji Samit
Storia di:
Brendan O'Brien, Seth Rogen, Evan Goldberg, Jeff Rowe
Prodotto da:
Evan Goldberg, Anne Pages, Seth Rogen, James Weaver
Produzione:
Nickelodeon Animation Studios, Point Grey Pictures, Image Comics, Mikros Animation, Nickelodeon Movies, Paramount Pictures
Animazioni:
Mikros Animation, Nitrogen Studios Canada, Cinesite
Edizione Italiana:
Eagle Pictures
USCITA ITALIANA: 30 AGOSTO 2023
I personaggi nati negli anni '80 dai fumetti di Kevin Eastman e Peter Laird ritornano in animazioni con un nuovo reboot che si concentra sulla fase adolescenziale dei protagonisti portando nel contempo una storia e dei personaggi nuovi.
Uno scienziato e le sue ricerche sulle mutazioni e sugli incroci di geni tra animali e umani, è braccato da un'organizzazione segreta che vuole impossessarsi dei suoi lavori. Nello scontro, una parte della sostanza mutagena finisce nelle fogne di New York, sopra delle piccole tartarughe e un topo che, mutato anche lui, decide di prendersene cura. Quindici anni dopo tutti gli esseri mutati creano due fazioni ognuna con l'idea di farsi accettare dagli umani. Certo, ogni fazione lo fa a suo modo e, inevitabilmente, finiranno per incontrarsi e scontrarsi. Per le giovani tartarughe è l'ora di portare tutto quello che hanno imparato e la loro voglia di vivere fuori dalle fogne, anche con l'aiuto di un umana e il loro padre adottivo, cercando di dare il meglio come squadra.
La nuova storia nata per volontà degli studios Paramount e, soprattutto, Nickelodeon, ha come target principale i giovani spettatori dei suoi canali. Con questa premessa e il coinvolgimento di Evan Goldberg e Seth Rogen, duo che torna nell'industria del cinema d'animazione dopo "Sausage Party" (2016), l'idea posta al centro di questo nuovo reboot è l'inclusione, l'accettazione oltre l'apparenza, temi quanto mai attuali in questi giorni. Accantonate le dispute interne al gruppo delle tartarughe, argomenti su cui si basavano altre precedenti produzioni, e lontani da stereotipi legati alla forma fisica, questa nuova produzione presenta alcune importanti modifiche che coinvolgono i personaggi principali e non solo.
Dopo un'obbligata presentazione della nuova storia e dei giovani personaggi, il film si concentra sulla fase adolescenziale della vita delle tartarughe, ma presentando un meno inflessibile e più sbadato quanto divertente Splinter, così come una April O'Neil lontano dall'immagine di prima della classe estremamente sicura di se. Non ritroviamo (ancora) il Clan del Piede ma dei differenti cattivi, alla fine non così tanto cattivi, altri mutanti che tentano a loro modo di vendicarsi della loro condizione. Ritroviamo anche Rocksteady e Bebop, meno sadici e più spassosi. La sceneggiatura cerca di scrollarsi di dosso il termine reboot, cercando di portare novità sul lato dei contenuti e quello dell'immagine, con una massiccia dose di buoni sentimenti misti a comicità. Le stesse mirabolanti scene d'azioni cui il franchise ci ha da sempre abituati sono poste leggermente in secondo piano.
Ma è la realizzazione di questo film, la scelta stilistica, a rappresentare uno dei punti forti della produzione. Il regista Rowe, reduce dall'aver diretto "I Mitchell Contro le Macchine" per Sony Pictures Animation, porta la stessa idea di CGI pesantemente filtrata, un alto contrasto e massicce intrusioni di animazioni bidimensionali tanto in voga in questi ultimi anni, insieme ad un design dei personaggi decisamente più rotondo e accattivante. Una scelta che corre tremendamente in contro a quegli adolescenti cui è principalmente diretta la produzione, social e smartphone inclusi. Il risultato è un buon mix che non brilla ma neanche fa brutte figure. Le battute non sono numerose ma sono ben scritte, così come i personaggi, che forse si scrollano di dosso quelle maschere estremamente rigide che le precedenti produzioni mettevano in evidenza. Un buon risultato che potrebbe convincere gli studios a mettere in lavorazione un seguito.